14 giugno 2012

A smart life experience. Convegno a Udine

Udine, Piazza Venerio

Friuli Innovazione promuove un evento aperto dedicato al tema della pianificazione urbana intelligente e alla necessità di mettere a fattore comune le esperienze di ricerca più avanzate sviluppate sul territorio. La domotica è un settore nel quale la Regione Friuli Venezia Giulia sta investendo molte risorse e proprio a partire da tre progetti in corso di cui Friuli Innovazione è partner–EasyMob, LAK e Re-Freedom – verrà discusso con istituzioni e portatori di interesse il tema dell’integrazione delle tecnologie disponibili nella pianificazione del territorio nonché dell’importanza di capitalizzare i risultati raggiunti in progetti sperimentali per uno sviluppo industriale che permetta al sistema economico di acquisire nuovi elementi di competitività.

L’evento rappresenta un approccio smart alle sfide del prossimo futuro, evidenziando la necessaria coesione tra tecnologia, governance territoriale e comunicazione efficace. 


Programma

Il programma prevede l'inizio dei lavori alle 9.30 con i saluti del Sindaco di Udine Furio Honsell, il presidente di Friuli Innovazione Sergio Cecotti e il presidente della CCIAA di Udine Giovanni Da Pozzo.

Seguirà alle 10 un'intervento di Pierluigi Piva,executive partner Gartner Consulting, intervistato da Michele Vianello, direttore di Vega Science Park di Venezia, sul tema "Il futuro intelligente della città".

Si prosegue, alle 11.30, con un dibattito sul tema "Quanto vale la domotica nello sviluppo sociale ed economico del FVG", al quale prenderanno parte i due ospiti insieme con il direttore tecnico della Solari Spa di Udine Sabino Sinesi, capofila del progetto EasyMob, il presidente di Snaidero Spa Edi Snaidero, capofila del progetto LAK e, per il progetto Re-Freedom, l'assessore all'innovazione del Comune di Udine Paolo Coppola. Prevista anche la partecipazione della Regione Friuli Venezia Giulia.

4 giugno 2012

Un luogo pubblico

Cosa dovrebbe esserci, quindi sul web territoriale? Contenitori? Contenitori di narrazioni spontanee, nuvole di lifestreaming di singoli e organizzazioni sociali che s'intersecano e mostrano l'esperienza di quel territorio, nelle parole e nei punti di vista di quelli che lì ci abitano e ne danno rappresentazione, e di quelli che viaggiando lo attraversano, come preziosa fonte di sguardi e tracce di chi aggiunge la propria esperienza allo storytelling di un comunità locale.

E dovrebbero forse essere "pubblici", promossi da Pubbliche Amministrazioni, questi contenitori? Contenitori per l'espressione libera di tematiche legate alla qualità dell'abitare, sforzo collettivo e partecipativo per l'ottimizzazione a volte semplicissima di un sistema territoriale, o per una modalità di dialogo con le istituzioni da parte di un normalissimo cittadino digitale. Palestre di cittadinanza digitale, e si intendono qui le scuole - presso cui simili percorsi di apprendimento sulle competenze digitali sono da considerarsi ormai necessari per la formazione dei futuri cittadini, oppure luoghi web pubblici e ufficiali come luogo di visibilità e conversazione di progettazioni sociali innovative. Spazi digitali progettati e arredati con sapienza, in grado di offrire esperienze di fruizione appaganti e motivanti, diffondere prassi concrete di civismo, ambienti digitali capaci di portare le collettività iperlocali a partecipare a discussioni e suggerire ai pubblici decisori luoghi cittadini di intervento, o migliorìe nei processi trasformativi e distributivi dell'informazione e dei servizi di un territorio.