30 agosto 2012

Obama sul web, scrive e risponde


Barack Obama su Reddit risponde realtime alle domande che gli vengono poste. Surprise chat. Chiedetemi quello che volete.

Dico, che idea di democrazia avete voi, adesso? Magari il fatto che accadano queste cose potrebbe instillare idee nuove di partecipazione civica e gestione della cosa pubblica, no?

La "democrazia" è un valore, è un concetto che vive nelle nostre teste. Se lo consideriamo auspicabile, adottiamo una forma di governo del territorio che con strumenti e attori sociali cerca di avvicinarsi il più possibile al valore ideale. Che credo sia il dare la possibilità a chiunque di esprimere la propria opinione sulla qualità del benessere sociale raggiunto, e poter suggerire ottimizzazioni nel funzionamento della cosa pubblica.
Ma cento anni fa le strade erano sterrate. La Pubblica Amministrazione, per come la pensavamo, era un'altra cosa. Giorni di cavallo, ecco come pensavamo, o treni per Roma. Perché le tecnologie della comunicazione condizionano la pensabilità della realtà. Certe idee nascono solo quando si apre una porta. E ci sono le Tecnologie della Democrazia. Anche inventare i partiti, come strumento del consenso della collettività, è tecnologia. Una volta servivano intermediari (i partiti), che coagulassero certi flussi di pubblica opinione, scuole di pensiero, organi di stampa. Lo strumento che abbiamo inventato, i sistemi elettorali. Mille possibilità. E parlo solo di quelle pre-Internet.
Ora parliamo col Presidente, lui ci risponde. Proponiamo leggi a una comunità, inneschiamo discussione, la proposta viene ritenuta valida nell'interesse della collettività, dalla collettività stessa nella sua partecipazione civica su piattaforme web municipali o governative. Si vota, anche connettendosi. Disintermediazione, una delle parole chiave del web. Quali modelli servirebbero, basati su qualcosa che funziona un po' meglio di cavalli, telegrafo, telefono, televisione, telex, fax, telefono wireless. Che poi le tecnologie della Democrazie sono le Tecnologie della Comunicazione, usate con un fine. Si possono fare dei progetti pilota? Sperimentazioni locali, per vedere come varie soluzioni riescano o meno a interpretare correttamente il contesto, e permettere forse di fare un piccolo passo in avanti verso quell'ideale di democrazia?



Question:
We know how Republicans feel about protecting Internet Freedom. Is Internet Freedom an issue you'd push to add to the Democratic Party's 2012 platform?
Answer:
Internet freedom is something I know you all care passionately about; I do too. We will fight hard to make sure that the internet remains the open forum for everybody - from those who are expressing an idea to those to want to start a business. And although there will be occasional disagreements on the details of various legislative proposals, I won't stray from that principle - and it will be reflected in the platform.

2 agosto 2012

Paesaggio, turismo, comunità, Dolomiti


FONDAZIONE DOLOMITI UNESCO, LINEE GUIDA PER CONSERVAZIONE E PROMOZIONE 
In campo l’Università di Udine con la sua proposta al Meeting a Palazzo Belgrado assieme ai rappresentanti delle aree coinvolte per definire le Unità di Paesaggio (UP) 

Verso la definizione di linee guida ad hoc per individuare le Unità di Paesaggio (UP), come richiesto dalla Convenzione Europa, attraverso le quali ottenere ricadute turistiche di elevato impatto per la fruizione delle Dolomiti. A Palazzo Belgrado è andata in scena la riunione tecnica della Fondazione Dolomiti Unesco, alla quale hanno preso parte tutti i soggetti coinvolti, sia del Friuli sia del Trentino Alto Adige, finalizzata ad affrontare, fra i vari temi, la fruizione del paesaggio. La proposta per questo progetto è arrivata dall’Università degli Studi di Udine grazie al lavoro condotto dai Dipartimenti di Scienze Agrarie e Ambientali, Scienze Economiche e Statistiche e Scienze Umane. 
L’approccio paesaggistico deve considerare la componente percettiva per chi fruisce del bene come turista, sia per chi ne fruisce in veste di comunità residente – hanno dichiarato i relatori - in modo da considerare non solo la componente estetica ma anche il valore in termini culturali ed identitari del bene. In pratica, si tratta di assegnare al paesaggio in sé un ruolo di attivatore economico, ovvero individuare nell’habitat dolomitico tutte le potenzialità rispetto ai servizi di tipo culturale o legati agli aspetti estetico-percettivi verso i fruitori del contesto naturale. 
Durante il meeting si è messo mano al modello possibile della gestione con riferimento al turismo ma anche alle attività antropiche che devono essere coordinate in maniera unitaria pur con l’accortezza di prevedere obiettivi di tutela specifici pensati per i singoli siti in un contesto globale di tutela delle risorse naturali. 
Per lo sviluppo di questo filone innovativo, si è deciso di interfacciarsi con le attività svolte da altri soggetti che collaborano al gruppo di ricerca, come l’EURAC (European Academy of Bozen) e STEP (Scuola per il governo del Territorio e del Paesaggio).